Ci attende una lunga fase di alta pressione

Ve lo avevamo un po' anticipato sui social ma in questi giorni sono continuate ad arrivare conferme, il mese di febbraio salvo stravolgimenti dell'ultimo minuto si chiuderà con una lunga fase di alta pressione. 

Andando per gradi pare doveroso sottolineare come gran parte dell'Italia abbia vissuto trenta giorni di vero inverno, partendo all'incirca dal 15 di gennaio e arrivando fino al 10 - 12 di febbraio, quando centro e sud Italia hanno visto neve a più riprese, talvolta anche fino al piano. Più ai margini il Nord Italia che per forza di cose non può beneficiare di correnti tese e fredde da est, vista la totale mancanza di precipitazioni e il vento di caduta che in questi casi spesso si attiva nelle vallate alpine.

Personalmente non mi sento di dire che questa fase di un mese circa renda l'Inverno un inverno positivo, nemmeno per le regioni centro - meridionali, in quanto un mese di inverno su tre rimane comunque poca cosa. In ogni caso, allo stato attuale, gli impianti sciistici sono aperti un po' ovunque e questa è già di per sé una buona notizia.

Da questa mappa è possibile notare sulla destra il campo di alta pressione presente sul Mediterraneo.

Andando a guardare, con i pochi strumenti che abbiamo, a quello che sarà il futuro più o meno prossimo al momento i principali modelli previsionali sembrano tutti inquadrare una lunga fase di alta pressione che potrebbe durare dai 10 ai 15 giorni, insomma almeno fino alla fine del mese di febbraio. Fortunatamente, stando alle previsioni attuali, le temperature non dovrebbero essere eccessivamente alte, fatta eccezione per una parentesi simil primaverile tra il 14 e il 18 del mese, dove le temperature massime, in alcune località di pianura, potranno raggiungere anche i 17/18 gradi. 

Non c'è dunque molto da segnalare all'orizzonte, se non da godersi questi giorni più miti che febbraio ha sempre saputo regalare. 

La vera incognita è rivolta al dopo, cosa ci attenderà? L'ennesima stagione primaverile secca e calda o più instabile e fredda? 

Noi, al di là di preferenze personali, ci auguriamo la seconda altrimenti torneremo a parlare molto presto della nostra cara amica siccità. 

 

Ferri Bontempi Gianni

13/02/2023

 

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