Inverno alle porte?

Giunti ormai ben oltre la metà di novembre, a soli 8 giorni dall'inizio dell'inverno meteorologico (ricordiamo, per chi non ne fosse a conoscenza, che in meteorologia la stagione invernale inizia convenzionalmente il 1° dicembre) dobbiamo tristemente rilevare la totale assenza di neve lunga la catena appenninica e la mancanza di ingressi freddi degni di questo nome. 

Anche i prossimi giorni scivoleranno via senza grosse variazioni; avremo, almeno fino a venerdì, giornate contrassegnate da corposi passaggi nuvolosi, accompagnati da precipitazioni anche intense, specialmente lungo i settori costieri tirrenici, dove non sono esclusi locali temporali. 

Fig. 1- Precipitazioni previste fino alla giornata di venerdì.

L'instabilità che ci accompagnerà fino alla giornata di venerdì è dovuta allo scivolamento di un minimo depressionario, attualmente situato a sud della Spagna, verso est, in prossimità della Sardegna. 

Lo spostamento di questo minimo verso l'Italia è di fondamentale importanza, in quanto potrebbe rappresentare la chiave per il primo vero ingresso freddo della stagione. 

Infatti, il vortice depressionario presente sul Mediterraneo, secondo le principali emissioni dei modelli previsionali, potrebbe fungere da calamità per l'ingresso sull'Italia, fra sabato e domenica, di aria più fredda connessa a un vasto sistema depressionario attualmente presente sull'Atlantico settentrionale (fig. 2).

Fig. 2 - ingresso dell'aria fredda sull'Italia nella giornata di sabato.

Ad oggi, sapere nel dettaglio cosa accadrà risulta complicatissimo. Quel che è certo è che, se i modelli previsionali dovessero confermare questo scenario, l'Italia avrebbe a che fare con la prima ondata fredda della stagione invernale 2021-2022.

Lo scenario attuale comporterebbe un ulteriore peggioramento del tempo sull'Italia centrale, con un deciso calo della quota neve che, senza ombra di dubbio, riuscirebbe finalmente a imbiancare  la catena appenninica centrale; dapprima a quote medio-alte, nella giornata di sabato, ad esempio, la dama bianca dovrebbe fermarsi al di sopra dei 1500 metri di quota, per poi calare ulteriormente fra domenica e lunedì, fino a toccare i 1000 metri di quota e, in alcuni casi, scendendo anche al di sotto di questi. 

Tuttavia, lo ripetiamo, al momento è inutile fare calcoli, la distanza temporale ci impone di parlare con il condizionale, in quanto oltre il range temporale delle 48 ore è possibile analizzare solamente delle mere tendenze previsionali. Per questa ragione, per ulteriori dettagli e chiarimenti bisogna attendere ancora qualche giorno e rimandiamo, quindi, ai prossimi aggiornamenti previsionali.

Buona serata a tutti dallo staff!

 

23/11/2021

Ferri Bontempi Gianni

 

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