Un forte riscaldamento stratosferico, attivo proprio in questi giorni sulla zona Stratosferica del Vortice Polare (meglio noto com VPS), sta abbattendo record di temperature, flussi di calore e antizonalità.
Una situazione affascinante quanto anomala, soprattutto per il periodo in questione, visto che solitamente gli Stratwarming Stratosferici prendo il via durante il mese di gennaio.
Il riscaldamento in questione ha portato ad un aumento di oltre 10 gradi celsius in sole 24 ore, creando una vera e propria bolla di aria calda su tutta la colonna del Polo e dividendo il VPS in due lobi ben distinti.
A questo importante riscaldamento di tipo Major, non seguirà un riassorbimento come succede di norma, ma bensì un secondo poderoso riscaldamento (non di tipo Final Warming) che si svilupperà a partire da venerdì 16 febbraio con picco tra il 17 e il 18 febbraio.
Durante questa fase i venti zonali saranno praticamente azzerati battendo, anche in questo caso, record mai registrati prima e superando il famoso Stratwarming del 1985.
Cosa succederà però nello specifico e nella pratica sulla terra?
Il VPS e il VPT inizieranno a comunicare e ci sarà un condizionamento tra i due vortici, che causerà un crollo di indici sul nostro emisfero, sintomo di un vortice polare troposferico distrutto e di alte pressione che punteranno a stabilizzarsi verso nord e il polo.
In termini di tempo vero e proprio, subito dopo questa fase fredda, andremo incontro ad un breve addolcimento delle temperature prima che l’antizonalità dei venti inizi a prendere il possesso del clima Europeo.
In base ai parametri in nostro possesso, appare molto probabile che il vecchio continente andrà incontro ad una serie di onde fredde da est con particolare attenzione al periodo 25 febbraio – 04 marzo, quando una vera e propria lingua del lobo siberiano si affaccerà sull’Europa portando gelo e neve.
Ad oggi, vista la complessità scientifica della situazione, non possiamo stabilire dove gelo crudo e neve colpiranno o se la nostra penisola ne verrà almeno in parte interessata.
Tenetevi aggiornati con i nostri prossimi editoriali, stiamo vivendo una situazione unica nella storia moderna della meteo.
Luca Dentini
14-02-2018