Oggi, 4 maggio 2020, l'Italia è entrata ufficialmente in quella che viene definita la "fase 2", la fase che tutti ci auguriamo possa essere quella della ripresa, quella del ritorno graduale alla normalità seppur con qualche precauzione in più per continuare la lotta a questo virus che sembrava essere invincibile.
Ci tengo a dirlo sin da subito, le norme vanno rispettate perché è di fondamentale importanza non incappare in una "ricaduta" e vanificare cosi tutto quello che di buono è stato fatto.
Nonostante questo lo scopo dell'articolo è quello di lanciare una provocazione: le mascherine indossate all'aperto sono più utili per proteggerci dal covid-19 o dall'inquinamento?
Abbiamo tutti sentito parlare degli effetti positivi che la quarantena e il "lock down" hanno generato sull'ambiente e di conseguenza anche sulla nostra salute, con un abbassamento drastico dell'inquinamento sopratutto da NO2 (diossido di azoto), e con molti animali che si sono riappropriati di spazi perduti.
Questa mattina alcune città, soprattutto le più popolate come la capitale, hanno visto tornare a sfrecciare sulle proprie strade migliaia di autovetture, di persone che, per motivi più o meno giusti, sono tornate a vivere la loro vita in barba all'ambiente e alla salute di ognuno di noi.
Ovviamente non siamo qui a sindacare su quello che "voi", "noi" possiamo o dobbiamo fare, ma tutti questi spostamenti sono davvero utili e necessari?
Forse questa è una riflessione importante che ognuno di noi dovrebbe porsi per capire quanto di quello che facciamo è davvero necessario e quanto potremmo fare in altri modi, ad esempio uscendo a piedi, prendendo la bici, salendo su un autobus e evitando cosi emissioni nocive per la nostra salute.
Questa a mio parere è una delle riflessioni più importanti lasciataci in dote da questo virus.
E allora a cosa servono le mascherine? Indubbiamente sono una precauzione necessaria e volta ad abbassare le possibilità di contagio, ma allo stesso tempo ci proteggono anche dall'inquinamento.
Personalmente ho ragionato molto sulla crisi che ci ha investito e su come questa ci ha fatti unire a livello planetario per trovare una soluzione e abbattere il nemico, ma perché questo non accade per una crisi altrettanto importante, anzi forse ancora più grave, come la crisi climatica e ambientale? Perché coscientemente la percepiamo come una crisi, mentre internamente questo ci sfugge e non agiamo per evitarla?
La provocazione è forte e vi invito quindi a rifletterci perché credo sia questo il momento di scendere in campo ancora più uniti per la tutela dell'ambiente. Riflettiamo, mettiamoci in discussione, questo di per se rappresenta un grande passo, un passo che rispecchia una coscienza comune, una coscienza e un'anima umanitaria.
Vi lascio con un breve elenco di alcune mascherine che oltre a proteggerci dal virus possono anche proteggerci dalle polveri sottili che invadono le nostre città.
Esistono infatti delle mascherine che possono aiutare a difenderci dalle polveri sottili, perché dotate di un filtro di polipropilene intercambiabile che può filtrare fino al 98% dell'aria: queste sono le FFP1, FFP2 e FFP3.
04/05/2020
Ferri Bontempi Gianni