Sapete cosa sono e come si formano sistemi temporaleschi a V-shaped?

Immagine tratta dal sito del Centro Meteorologico Siciliano.

Cosa sono?

Dobbiamo ammetterlo, sentirli così con il loro nome tecnico, fanno pensare a chissà quale cosa nuova, in realtà, purtroppo, parliamo di un fenomeno a noi alquanto familiare e soprattutto molto presente negli ultimi anni.

I sistemi V-Shaped (a forma di V), sono fenomeni temporaleschi di grande scala, che si formano, e quasi sempre si auto-rigenerano, su una vasta superficie d’acqua, come quella del mare.

Come nascono?

Solitamente hanno origine sul punto di contatto o di “scontro” fra una massa d’aria calda preesistente e una massa d’aria fredda in ingresso, il tutto ben mantenuto da un mare le cui acque, anche se non più calde, sono comunque sufficientemente miti da alimentare la continuità del fenomeno.

Lo sviluppo di un “V-Shaped”, entrando più nel tecnico, richiede due fenomeni importanti: l’avvento di venti caldi e umidi dai quadranti meridionali (S-SW) nei bassi strati, sopra i quali scorrono, di contro, venti forti e freddi provenienti da un ramo principale o secondario della corrente a getto del vortice polare (flusso di perturbazioni nord atlantiche).

È un sistema tipico del periodo autunnale, periodo dove tutti questi ingredienti convergono più facilmente: un mare dalle temperature ancora miti; aria calda persistente nei bassi strati dovuta a fasi altopressorie prolungate; aria fredda in ingresso dai quadranti nord occidentali grazie all’avvento di aria fredda di origine nord atlantica nel Mediterraneo.

Come riconoscerli? 

La tipica forma a “V” si crea in quanto l’unione dei fenomeni sopra indicati (scontro tra aria calda preesistente e aria fredda in ingresso) crea un punto di forte instabilità, il vertice del sistema, dando vita a una supercella non molto diversa da quelle classiche dei fenomeni più estremi (vedi immagine).

Solitamente si può anche notare la “Falking Line” (nell’immagine è il lato destro della V), ovvero quella linea ben marcata di cumuli molto maturi, ovvero quelle nuvole con base piatta che salgono con una tipica forma a cavolfiore, soggette a rapide espansioni e ricarico di pioggia in presenza di forte instabilità; è proprio questa linea di cumuli che rigenera costantemente una V-Shaped.

Una volta questo tipo di temporali erano molto rari. Ad oggi, con l’aumento delle temperature e la presenza di mari più caldi, assistiamo a questi fenomeni sempre più spesso, in quanto, la loro capacità di auto-alimentarsi (rigenerarsi continuamente) e la loro stazionarietà (immobilità) li rende responsabili delle principali inondazioni e alluvioni degli ultimi anni, tirando fuori il famoso problema del “Rischio Idrogeologico” in Italia.

 

28/11/2021

Daniele Pulita