I VENTI, COME SI FORMANO? QUALI SONO I PRINCIPALI?

La differenza di pressione tra due zone dell'atmosfera, come possiamo facilmente immaginare provoca lo spostamento di masse d'aria, dando cosi origine ai venti. Per dare una definizione del vento che ci sta interessando occorre innanzitutto conoscere la sua intensità e principalmente la sua direzione. Il sistema più comune di classificazione della direzione dei venti è rappresentato dalla "Rosa dei Venti", una raffigurazione a stella, basata sui quattro punti cardinali, che in un certo senso sintetizza le direzioni rappresentate da una semplice bussola.

I principali venti tipici della zona Mediterranea sono: 

1) La Tramontana (vento freddo e secco, genericamente portatore di bel tempo) 
2) Grecale (vento freddo e secco, proveniente da nord-est) 
3) Levante (vento umido, portatore di pioggia, proveniente da est) 
4) Scirocco (vento caldo e umido, portatore di pioggia, proveniente da sud-est) 
5) Ostro (proveniente da sud, caldo e umido) 
6) Libeccio (proveniente da sud-ovest, vento caldo e umido) 
7) Ponente (fresco ed asciutto, proveniente da ovest) 
8) Maestrale (vento fresco, proveniente da Nord-ovest). 

Tra i principali venti va aggiunto anche il cosidetto Foehn, vento di caduta che si innesca nelle zone pedimontane delle Alpi ed Appenniniche. E' conosciuto anche come Favonio in Italiano. Si produce solitamente quando una massa d'aria fredda e umida incontra un'ostacolo (Alpi o Appennini). L'aria risalendo il pendio si raffredda e rilascia umidità dando vita a precipitazioni, viceversa quando scende sul versante opposto, essendo privata dell'umidità, si riscalda per effetto della compressione adiabatica circa 1 grado ogni 100/150 metri. Cosi in sintesi nel versante sottovento l'aria discende molto più calda.

 

Gianni Ferri Bontempi