VACCHE EURO 6: l'ambiente ringrazia

Le Associazioni Nazionali Allevatori (ANA) stanno sviluppando dei progetti volti ad individuare soggetti che abbiano una maggiore efficienza alimentare e, di conseguenza, siano in grado di determinare un minore impatto ambientale inteso come una più ridotta emissione di metano. In particolare l’Associazione Nazionale Allevatori Bovini Italiani da Carne (ANABIC) sta portando avanti una significativa ricerca su queste tematiche finalizzate ad identificare i soggetti più favorevoli tra i candidati alla prova di performance delle tre razze bovine italiane da carne, tra cui la Chianina. È plausibile ipotizzare che il numero di soggetti ritenuti “miglioratori” per i caratteri considerati sarà piuttosto limitato e che, quindi, potrebbe non risultare sufficiente in termini di numero di riproduttori necessari, anche in considerazione della diffusa pratica della monta naturale.

Pertanto, è imprescindibile il ricorso ad altri riproduttori che rendano più concreti i risultati conseguiti. A questo proposito si sottolinea la possibilità di far riferimento a delle collezioni di gameti e DNA (banche del seme e del DNA) relative a tori “fondatori” della razza Chianina che risalgono ad un periodo antecedente l’inizio della valutazione genetica in performance test. Tra questi individui, non selezionati per i consueti caratteri ponderali, potrebbero esserne presenti alcuni che risultano particolarmente efficienti per un basso impatto ambientale; il problema sta nell’assenza di loro fenotipi per la bassa emissione di metano.

Questo inconveniente potrebbe essere risolto attraverso la determinazione delle parentele tra questi riproduttori “fondatori” e quelli geneticamente valutati come “a basso impatto ambientale”.

Il mio lavoro di Dottorato dovrà studiare, mediante l’approccio della parentela genomica, la somiglianza genotipica tra gli attuali tori “a basso impatto” e i tori “fondatori”; tale studio potrebbe portare anche ad identificare delle linee genetiche particolarmente efficaci.

Per lo studio dei tori fondatori saranno utilizzati campioni di materiale seminale, dal momento che tali soggetti non sono ovviamente in vita. I campioni di seme saranno oggetto di estrazione di DNA genomico. Tale operazione sarà condotta mediante l’impiego di kit commerciali. Allo stesso modo saranno reperiti campioni di DNA genomico, stoccato presso banche del DNA. Tali campioni saranno sottoposti ad analisi quantitativa mediante tecnologia Nanodrop (letture spettrofotometriche) e qualitativa mediante elettroforesi in gel di agarosio.

Lo studio genomico potrà essere condotto sfruttando tecniche di ultima generazione, quali il chip a DNA (microarray di DNA). Un polimorfismo a singolo nucleotide (spesso definito in inglese single-nucleotide polymorphism o SNP) è un polimorfismo, cioè una variazione, a carico di un unico nucleotide

La lettura di ogni singolo SNPs avviene simultaneamente con una tecnologia miniaturizzata e che, nello spazio fisico di un vetrino da microscopia, riesce a collocare un numero di SNP che può variare da poche migliaia fino ad alcune centinaia di migliaia. A tal proposito aziende internazionali (Illumina o Affymetrix) mettono a disposizione per la specie bovina chip ad alta densità (800 K) in grado di rilevare ben 800.000 SNPs distribuiti in tutto il genoma.

Lo studio degli SNPs è molto utile poiché variazioni anche di singoli nucleotidi possono influenzare caratteri fenotipici, quali quelli oggetto di studio nel presente progetto.

In termini più formalizzati il lavoro dovrà prevedere i seguenti step:

-acquisizione da ANABIC di risultati sperimentali che indichino i tori chianini in performance più efficaci per una ridotta emissione di metano e quindi con un basso impatto ambientale;

-estrazione del DNA dei tori “fondatori” a partire da materiale seminale;

-determinazione genomica di questi tori, dei tori indicati da ANABIC e dei tori stoccati presso banche del DNA;

-studio delle parentele genomiche e valutazione delle somiglianze genetiche tra i tori “fondatori” e quelli a basso impatto ambientale;

-eventuale identificazione di linee genetiche che si distinguano per un basso impatto ambientale.

 

03/07/2019

Dott. Agr. Giacomo Rovelli