L'Intertropical Convergence Zone (ITCZ) influenza il clima dell'Italia?

Per capire al meglio le anomalie che stanno caratterizzando questo anomalo periodo metereologico, abbiamo pensato di analizzare con voi, da bravi detective, un elemento che insieme al cambiamento climatico gioca un ruolo fondamentale tra i colpevoli. L'ITCZ, acronimo di  InterTropical Convergence Zone. Ma cos'è?

In parole molto semplici è il punto d'incontro tra I venti Alisei provenienti dal Nord e diretti verso sud-ovest, e quelli provenienti da sud e diretti verso nord-ovest.

A differenza dell'equatore geografico, questo punto di incontro, avviene in una fascia chiamata equatore climatico, che a differenza del primo, a causa delle stagioni, dell'inclinazione dell'asse terrestre, e dell'andamento delle stagioni, può cambiare di posizione: a volte più in alto, altre volte più in basso.

E cosa comporta?

La posizione di questo fenomeno comporta a livello tropicale, l'arrivo della famosa "stagione delle piogge", tanto atteso dalla natura per far tornare il verde nelle savane e nel sud del deserto del Sahara.

Non solo.. La sua posizione nell'atlantico, può anche incidere della forza della creazione degli uragani in autunno.

 E per noi? Dipende...

Un ITCZ posizionato troppo in alto, apre letteralmente la strada alle correnti calde del deserto, si, i famosi anticicloni africani, chiudendo in una morsa le correnti atlantiche con le sue temperature miti.

Un ITCZ posizionato troppo in basso, garantisce aperture atlantiche e periodiche discese delle correnti artiche, garantendo clima mite nel bacino del mediterraneo.

In poche parole, una sua posizione anomala, può dare o un periodo di lunga siccità, o un periodo ampiamente piovoso.

I mesi cruciali per il suo monitoraggio vanno da Giugno a Gennaio, ovvero i suoi periodi di minima e massima posizione, dalla quale è possibile cercare di intuire quali saranno le tendenze più generiche a livello stagionale.

Nell'immagine una foto satellitare del fenomeno

dell'ITCZ visibile

Cosa c'entra questo con il cambiamento climatico? Purtroppo è il riscaldamento globale che con temperature sempre più calde, costringe gli Alisei a percorsi sempre più brevi, e quindi ad un incontro con le correnti del sud ( ITCZ ) sempre più anomalo, portanto l'equatore climatico più a nord, e quindi uno spostamento dei tropici verso latitudini boreali, mediterraneo incluso.

 

Mappa previsionali dell'ITCZ possono essere consultate qui: https://www.cpc.ncep.noaa.gov/products/international/itf/itcz.shtml

 

Daniele Pulita